Capretto al forno con polenta
Un’ottima ricetta da preparare per trascorrere in compagnia un sereno pranzo pasquale è il “Capretto al forno con polenta” (fatta con FARINA STIEN PER POLENTA BRAMATA ORO)
Ingredienti per quattro persone:
Per il capretto:
- 6 pezzi di capretto (coscia o spalla)
- 1 rametto di rosmarino
- 2 litri di brodo di carne
- olio extravergine d’oliva
- sale
Preparare la polenta utilizzando la FARINA STIEN PER POLENTA BRAMATA ORO, seguendo la ricetta indicata sulla confezione (sono indicati anche gli ingredienti)
Per il capretto: lavare la carne sotto l’acqua corrente fredda e asciugarla molto bene. Versare in una pirofila un filo d’olio e aggiungere il rosmarino. Quando l’olio è ben caldo, adagiare il capretto e farlo rosolare per circa 6 minuti su entrambi i lati. Salarlo, bagnarlo con il brodo e metterlo in forno preriscaldato a 180°C. Lasciarlo cuocere per 45 minuti controllando a metà cottura se il fondo si sta restringendo troppo, e in questo caso, aggiungere altro brodo caldo.
Servire il capretto a fette, irrorarlo con il suo fondo di cottura e accompagnarlo con la polenta.
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Polenta e stufato
Ingredienti per 4 persone:
- 400 gr di farina per polenta
- 650 gr di spalla di vitello disossata, piuttosto magra e tagiata a pezzetti
- 300 gr di funghi porcini
- 50 gr di pancetta in un pezzo solo
- 2 coste di sedano
- 1 cipolla
- 1 carota
- burro
- olio
- mezzo bicchiere di vino rosso
- 3 cucchiai di conserva di pomodoro
- brodo
- farina 00 quanto basta
- sale e pepe quanto basta
Procedimento:
Lavate e titate il sedano, la cipolla, la carota e la pancetta. Poi fate appassire il tutto in una capiente casseruola con 40 gr di burro e 4 cucchiai d’olio. Tenete la fiamma bassa e mescolate ed infine aggiungete sale e pepe quanto basta. Intanto, raschiate i funghi con un coltellino e strofinateli con un panno umido, dopodich tagliateli a fettine sottili. Una volta appassito il soffritto, aggiungetevi i pezzetti di carne, leggermente infarinati. Lasciate dorare e spruzzate con vino (che farete evaporare). Unite un mestolo di brodo e cuocete per circa una mezz’ora. Preparate la polenta in un’altra pentola. Dopo i primi 30 minuti di cottura della carne, aggiungete (alla carne) i funghi e la conserva di pomodoro diluita con 2 mestoli di brodo. Aggiungete sale e pepe quanto basta ed infine lasciate cuocere per altri 40 minuti, unendo del brodo ogni tanto. Per finire, versate la polenta pronta in uno stampo a ciambella, rovesciatelo, cos che nel mezzo possiate sistemate lo spezzatino.
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Polenta e baccalà alla vicentina
Il merluzzo essiccato deve essere di eccellente qualità; la migliore è considerata quella detta Ragno che proviene dalle Isole Lofoten in Norvegia. Deve essere pestato, poi messo a bagno per tre giorni, in acqua corrente, perché si ammorbidisca, poi pulito, quindi infarinato e cotto a fuoco lentissimo con abbondante cipolla in un tegame di coccio, ricoperto di latte e olio in uguali quantità; viene servito con abbondante polenta gialla.
Preparazione:
Ammollare lo stoccafisso , gia’ ben battuto , in acqua fredda , cambiandola ogni 4 ore , per 2-3 giorni.
Levare parte della pelle. Aprire il pesce per il lungo, togliere la lisca e tutte le spine.
Tagliarlo a pezzi quadrati, possibilmente uguali. Affettare finemente le cipolle; rosolarle in un tegamino con un bicchiere d’olio , aggiungere le acciughe dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti; per ultimo , a fuoco spento , unire il prezzemolo tritato.
Infarinare i vari pezzi di stoccafisso , irrorarli con il soffritto preparato, poi disporli uno accanto all’ altro, in un tegame di cotto o di alluminio, oppure in una pirofila ( sul cui fondo si sara’ versata , prima , qualche cucchiaiata di soffritto ); ricoprire il pesce con il resto del soffritto, aggiungendo anche il latte, il grana grattugiato il sale, il pepe.
Unire l’olio, fino a ricoprire tutti i pezzi, livellandoli.
Cuocere a fuoco molto dolce per circa 4 ore e mezzo , muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio , senza mai mescolare .In termine vicentino , questa fase di cottura si chiama “pipare”.
Solamente l’esperienza saprà definire l’esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, puo’ differire di consistenza. Servire ben caldo con polenta in fetta : il baccalà alla vicentina e’ ottimo anche dopo un riposo di 12-24 ore.
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Polenta e coniglio alla bellunese
INGREDIENTI (4 persone)
- 1 giovane coniglio nostrano (fegato e cuore compresi)
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 2 spicchi d’aglio
- un rametto di rosmarino
- 1 limone
- 1 bicchierino d’aceto
- 100 g di olio extra vergine di oliva.
- 100 g di burro un mazzetto di prezzemolo
- sale e pepe
PREPARAZIONE
Si pongono i pezzi del coniglio a restringere in padella coperti e senza condimento, scolando poi l’acqua naturale e badando a che non vi siano ossa scheggiate. Si mettono quindi in un altro tegame con olio extra vergine di oliva lasciandoli cuocere per un po’, con aromi d’aglio e rosmarino, coprendo per poi rosolare a cielo aperto. Si aggiungono il sale ed il pepe. Si spruzza con il vino bianco e si lascia cuocere a fuoco lento col coperchio. Si prepara un pesto fatto con prezzemolo, scorza di limone grattugiata e con fegato e cuore del coniglio ben battuti (meglio se più di un fegato). Si pone il composto a rosolare in un tegame a parte, con un fondo di olio. È necessario mescolare spesso con decisione perché il composto tende a rapprendersi. Si sala, si impepa e quando il tutto si sarà ben rosolato si bagna con una spruzzata di aceto, lasciando evaporare. Si versa quindi la salsa sul coniglio arrosto, dopo avere tolto gli aromi, e si allunga con il resto del vino lasciando restringere rapidamente il sugo di cottura. Si toglie dal fuoco, si aggiunge il burro e si manteca. Si lascia assorbire e si serve accompagnato con polenta.
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